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per la sicurezza sul lavoro CFSL
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Ultima modifica: 12.07.2023
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Differenze di luminosità e adattamento

Art. 35 OPI 

Illuminamento (E) del compito visivo e dell'ambiente immediatamente adiacente e uniformità (rapporto tra valore minimo Emin e valore medio Em dell'illuminamento):

Illuminamento (E) luogo di lavoro visivo [lx]    Illuminamento (E) dell'ambiente immediatamente adiacente[lx] 
 ≥ 750  500
 500  300
 300  200
 ≤ 200  E compito visivo
 Uniformità: ≥ 0.7  Uniformità: ≥ 0.5

Una luce fortemente direzionata comporta la formazione di nuclei d'ombra o ombre proiettate, con conseguenti differenze di luminosità. Nel nucleo d'ombra, la percezione degli oggetti è notevolmente ridotta, il che può significare un rischio per la sicurezza. Di conseguenza, è opportuno evitare la proiezione di ombre scure. Al contrario, per i lavoratori di controllo, ed esempio delle strutture in fibra, sono importanti i contrasti netti, che si creano con la proiezione di luce laterale. 

Un'illuminazione omnidirezionale e diffusa (ad es. da un'illuminazione indirette a soffitto) riduce il contrasto degli oggetti, il che a sua volta può rendere più difficile il compito visivo. Tuttavia, l'illuminazione diffusa può essere vantaggiosa quando si lavora con materiali molto lucidi perché può ridurre la riflessione diretta.
L'illuminazine mista con 2/3 di luce diretta e 1/3 di luce indiretta è considerata adatta alla maggior parte dei posti di lavoro.

La differenza di luminosità nel passaggio dal chiarore della luce diurna (fino a 100'000 lx) a quella di un magazzino senza finestre e scarsamente illuminato (meno di 200 lx) è enorme. La capacità dell’occhio di adattarsi a questo processo è chiamato “adattamento”. Il tempo di adattamento può durare fino a 4 secondi durante i quali l’individuo è praticamente cieco. L’adattamento nel passaggio dall’oscurità alla luce avviene più velocemente che viceversa.
Esempio: un autista di carrelli elevatori passa alla velocità di 16 km/h da una zona soleggiata all’interno di un magazzino non illuminato. Durante il periodo di adattamento egli percorre circa 13-15 metri, ma non è in grado di vedere un ostacolo inatteso o una persona.
Per evitare grandi differenze di luminosità nelle vie di circolazione e nei passaggi (es. vie di accesso, trombe delle scale, corridoi, locali adiacenti, ecc.) è necessario predisporre un’illuminazione supplementare con variazione graduale della luminosità. In base all’esempio citato andranno illuminati circa 20 m della via d’accesso. Nell’ingresso è necessario un illuminamento pari a 300 lx che diminuisca gradatamente fino a raggiungere il livello dell’illuminazione del locale. L’ideale è un illuminamento adattato alla luce esterna, in modo particolare nella zona d’ingresso (esempio: gallerie stradali).
Se non è possibile disporre di un’illuminazione supplementare, bisogna garantire che il passaggio tra i livelli di illuminazione avvenga lentamente, per es. attraverso rallentatori di velocità (non indicati per carrelli elevatori) o altre misure di tipo costruttivo, per es. barriere.

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