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Ultima modifica: 12.07.2023
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Misure costruttive di prevenzione delle esplosioni

Art. 36 OPI

Nell'uso di gas, liquidi e polveri infiammabili, è probabile che le misure di prevenzione delle esplosioni siano tecnicamente irrealizzabili, scarsamente efficaci o richiedano un investimento importante in termini di tempo e denaro. In questi casi si può ricorrere a misure di tipo costruttivo, che non impediscono l'esplosione, ma ne limitano gli effetti a un livello accettabile. Queste misure si basano sulle caratteristiche tecniche di esplosione delle sostanze individuate tramite test.

Le caratteristiche tecniche più importanti sono (vedi complemento):

  • la pressione massima di esplosione
  • la velocità massima di aumento della pressione come misura della violenza dell'esplosione
  • l'interstizio sperimentale massimo di sicurezza.

Per le polveri bisogna tener conto anche dei seguenti parametri:

  • temperatura minima di accensione
  • energia minima di accensione.

I metodi e gli strumenti per la valutazione di sicurezza e la verifica delle sostanze infiammabili e di misure di protezione sono descritti in diverse norme e serie di pubblicazioni (vedi complemento).

È possibile adottare le seguenti misure costruttive:

  • costruzione resistente alle esplosioni
  • sfogo dell'esplosione
  • soppressione dell'esplosione
  • isolamento dell'esplosione.

Di norma queste misure permettono di limitare le conseguenze pericolose delle esplosioni che hanno origine all'interno delle attrezzature.

Costruzione resistente alle esplosioni:
Ci sono due possibilità per far sì che una costruzione sia «resistente alle esplosioni»:

  • recipienti o apparecchi costruiti per resistere alla pressione di esplosione prevedibile senza subire una deformazione plastica;
  • recipienti o apparecchi costruiti per assorbire un'onda d'urto dell'ordine di grandezza di quella prevedibile subendo una deformazione non reversibile.

Sfogo dell'esplosione:
Lo sfogo è ottenuto tramite aperture di determinate dimensioni, provviste di membrane o valvole antideflagranti. Questo permette di proteggere i serbatoi dalle conseguenze di un'esplosione da polvere (rottura, squarciamento). Lo sfogo dell'esplosione deve avvenire senza pericoli.

Soppressione dell'esplosione:
Attraverso questo metodo l'esplosione viene rilevata sul nascere mediante detector e soffocata tramite agenti estinguenti automatici prima che raggiunga una violenza distruttiva.

Isolamento dell'esplosione:
Per evitare che l'esplosione si propaghi, ad es. tramite tubi per la compensazione della pressione o tubi di riempimento, si possono utilizzare dispositivi di sicurezza passivi e attivi.

Per i gas, i vapori e le nebbie bisogna utilizzare dei fermafiamma (dispositivi antideflagrazione, dispositivi antidetonazione, dispositivi antiesplosione per forme stazionarie o dispositivi di sicurezza antiritorno di fiamma) e barriere estinguenti.

Per le polveri, oltre alle barriere estinguenti, sono consentiti anche i seguenti dispositivi: valvole e cerniere a chiusura rapida, valvole rotative, deviatori di esplosione, valvole doppie e sistemi di strozzatura.

Complemento: Controllo delle sostanze infiammabili e misure di protezione
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