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Ultima modifica: 12.07.2023
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Protezione del capo

Art. 5 e 38 OPI
Art. 6 OLCostr

1729-7

A. Quando va usata una protezione del capo?

È necessario mettere a disposizione ed usare una protezione del capo quando sussiste il pericolo di lesioni alla testa.
Le lesioni alla testa possono essere dovute a:

  • Pericoli meccanici (caduta, oscillazione, rovesciamento e proiezione di oggetti o urti contro ostacoli)
  • Pericoli termici (calore, freddo, particelle incandescenti, schizzi di metallo, fiamme)
  • Pericoli elettrici (tensione di contatto, formazione di scintille anche attraverso scariche elettriche)
  • Pericoli chimici (acidi, soluzioni alcaline, solventi)
  • Mancata riconoscibilità delle persone (lavori sulle strade o in zone di circolazione senza indumenti di segnalazione ad alta visibilità)
  • Impigliamento dei capelli (ad es. in organi in movimento)

B. Quali tipi di dispositivi di protezione della testa esistono e qual è la loro protezione?

  1. Elmetti di protezione per l’industria
  2. Caschi per alpinisti conformi alla norma EN 12492 (caschi per lavori in quota)  
  3. Copricapi antiurto
  4. Retine e cuffie protettive per capelli

1. Elmetti di protezione per l’industria conformemente alla EN 397 (vedi complemento)

Esistono elmetti di vari tipi per gli usi più disparati.
Tutti gli elmetti di protezione per l’industria sono formati da una calotta e da una bardatura interna ancorata alla calotta. La calotta non è a contatto con il capo.

Funzioni della calotta:

  • impedire la penetrazione di oggetti attraverso la cavità protettiva del casco fino alla testa. Per cavità protettiva del casco s’intende lo spazio tra la calotta e la barda.
  • avere una forma tale da deviare gli oggetti che vi urtano in modo che solo una parte dell’energia d’urto venga assorbita dall’elmetto.
  • ammortizzare l’energia d’urto grazie a deformazione elastica e plastica.

La funzione della bardatura consiste nell’ammortizzare, insieme alla calotta, gli urti. Ciò avviene grazie alla ripartizione dell’energia d’urto sull’intera testa attraverso i nastri scorrevoli e grazie alla deformazione elastica e plastica dei nastri.

L’elmetto di protezione per l’industria garantisce una protezione sufficiente solo se

  • la calotta e la bardatura interna sono adatte l’una all’altra
  • l’elmetto calza bene.

A questo scopo è necessario scegliere la giusta misura dell’elmetto e adeguare il sottonuca alla dimensione della testa.

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Le calotte possono essere di diversi tipi. La più diffusa è la calotta con visiera e falda.

La bardatura standard è composta da

  • nastri scorrevoli
  • nastro passatesta con sottogola regolabile
  • fascia antisudore sostituibile.

Per particolari condizioni d’uso, sugli elmetti di protezione per l’industria possono essere applicati visiere a casco, occhiali di protezione, cuffie antirumore, fascia sottomento o una protezione del collo. Elmetti con protettori auricolari devono essere adattati con cura al fine di garantire la necessaria insonorizzazione.

Per usi particolari sono a disposizione elmetti di protezione per l’industria che soddisfano ulteriori requisiti della norma NS EN 397 (vedi complemento):

  • protezione dalle temperature molto basse
  • protezione dalle temperature molto alte
  • protezione dalla corrente elettrica
  • protezione dalle sollecitazioni laterali
  • protezione dagli spruzzi di metallo fuso.

2. Caschi per alpinisti conformi alla norma EN 12492 (caschi per lavori in quota) (vedi complemento)

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Sono uguali o simili agli elmetti di protezione per l'industria e hanno la capacità di resistere allo stesso tipo di forze.

Ecco i punti fondamentali da rispettare:

  • Con i DPI anticaduta è indispensabile impiegare un casco dotato di cinturino sottogola.
  • La norma EN 397 stabilisce che il punto di rottura per il cinturino sottogola è al massimo di 25 kg, allo scopo di impedire lo strangolamento. La norma EN 12492 stabilisce che il cinturino sottogola deve sopportare una forza minima di 50 kg per ridurre il rischio di perdita del casco al primo impatto.
  • Alcuni caschi dotati di aperture di ventilazione conformi alla norma EN 12492 non soddisfano i requisiti indicati nella norma EN 397 dal punto di vista dell'isolamento elettrico e dagli spruzzi di metallo fuso (ad es. nelle attività di fonderia).

Entrambi i tipi di casco garantiscono una protezione in caso di caduta di oggetti dall'alto; le prove di resistenza sono praticamente identiche. Nella maggior parte dei casi un casco conforme alla norma EN 12492 dovrebbe essere dello stesso livello o migliore, soprattutto in termini di comfort.

3. Copricapi antiurto


Anstosskappe

Secondo la NS EN 812 (vedi complemento) gli elmetti antiurto sono costituiti generalmente da una calotta termoplastica leggera la cui semplice bardatura interna può essere facilmente adattata alla dimensione della testa.
La loro funzione consiste nel proteggere la testa dalla sporcizia e, in certa misura, da lesioni dirette causate da urti contro ostacoli.
Gli elmetti antiurto non sono elmetti di protezione per l’industria secondo la NS EN 397 (vedi complemento) e quindi non possono essere usati durante lavori per i quali sono prescritti elmetti di protezione per l’industria.

4. Retine e cuffie protettive per i capelli

Haarschutznetz

Retine e cuffie protettive per i capelli di adeguato materiale devono proteggere contro lesioni dovute a capelli lunghi sciolti o trecce.
Lesioni o asportazioni del cuoio capelluto possono verificarsi quando capelli lunghi sciolti rimangono impigliati in parti di macchine in movimento (ad es. alberi di trasmissione che ruotano). Le scintille che si sviluppano durante la saldatura o il taglio possono finire nei capelli e causare bruciature.
Le retine e le cuffie trattengono i capelli vicino alla testa, respingono parti pericolose (ad es. incandescenti) ed impediscono che rimangano nei capelli. È importante che tutti i capelli siano coperti dalla retina o dalla cuffia.

C. A cosa bisogna prestare particolare attenzione nell’uso degli elmetti di protezione?

Limitazioni d’uso per elmetti di protezione:
A prescindere dal materiale di cui sono costituiti, gli elmetti non devono più essere usati:

  • dopo un urto violento di un oggetto contro l’elmetto o dopo una caduta su terreno duro da un’altezza elevata anche se l’elmetto non mostra danni evidenti.
  • se l’elmetto è stato danneggiato in modo evidente e sono presenti, ad esempio, fessurazioni superficiali, sfibrature, punti di rottura, sfaldature, infragilimenti. In questo caso l’elmetto va reso inutilizzabile.

Non è possibile stabilire in modo definitivo la durata di vita degli elmetti di protezione in materiale termoplastico in quanto, a seconda del materiale utilizzato, sono soggetti a invecchiamento e di conseguenza ad una diminuzione della loro efficacia protettiva. L’invecchiamento dipende, ad esempio, dai raggi ultravioletti e dalle condizioni climatiche; dal luogo d’impiego, dalla durata d’uso e da come l’elmetto viene riposto.
Gli elmetti di materiale termoplastico non devono essere usati per lo svolgimento di lavori durante i quali sono esposti ad effetti di intensità superiore alla media dovuti al calore, al freddo o ai raggi UV.

Per i lavori sugli impianti elettrici vanno usati solo elmetti di protezione in materiale termoindurente (ad es. fenolo-fibre di vetro o fenolo-fibre tessili) con un sufficiente potere isolante dall’elettricità. Per istruzioni dettagliate cfr. (vedi complemento).

Aspetti importanti nell’utilizzo di elmetti di protezione:

  • scegliere gli elmetti di protezione adatti ai singoli ambiti d’impiego.
  • riporre e pulire gli elmetti a regola d’arte conformemente al manuale d’uso del fabbricante.
  • utilizzare solo gli accessori indicati nel manuale d’uso del fabbricante.
  • non apportare delle modifiche (ad es. inserimento di una bardatura sbagliata, fori) in quanto ciò può pregiudicare l’efficacia protettiva.
  • vernici, solventi, colle o etichette autoadesive possono essere usati solo se il fabbricante dichiara espressamente che non verrà pregiudicata l’efficacia protettiva.
  • scegliere elmetti di protezione adatti alla dimensione della testa e regolare bene il sottonuca.
  • effettuare controlli regolari di difetti visibili, come fessurazioni superficiali, sfibrature, punti di rottura, sfaldature, infragilimenti.

Gli elmetti possono diventare fragili anche se non ci sono dei difetti visibili. Se, muovendo la visiera con le dita o piegando di 2-3 cm verso l’interno la falda (facendo attenzione a non danneggiare la calotta), si sentono dei fruscii o dei rumori secchi l’elmetto si è infragilito.

  • Per informazioni sulla durata d'uso rimandiamo alle indicazioni del fabbricante riportate nell'opuscolo informativo. In caso di evidenti cambiamenti di colore e di danni, il casco va sostituito immediatamente.

Per la normativa e per ulteriori informazioni sulla protezione della testa cfr. (vedi complemento)

Complemento: Normativa e informazioni sulla protezione del capo
Indirizzo :

Ispettorato federale degli impianti a corrente forte ESTI
Luppmenstrasse 1
8320 Fehraltorf

Tel. 058 595 18 18

info@esti.admin.ch
www.esti.admin.ch

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