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Caratteristiche cromatiche della luce

Art. 35 OPI

Il colore della luce di una lampada è correlata alla colorazione dei raggi luminosi irradiati. Lo si quantifica tramite la temperatura prossimale di colore (TCP). Il colore della luce cambia nel corso della giornata.

Categorie di luce artificiale (vedi complemento):

Colore della luce 

Temperatura prossimale di colore (TCP)  

 Bianco caldo  < 3300 K
 Bianco neutro  3300 K - 5300 K
 Bianco giorno  > 5300 K



La scelta del colore di luce è una questione psicologica, estetica e di quello che si considera "naturale". La scelta dipende dal livello di intensità luminosa, dai colori del locale e dei mobili, dal microclima e dalle situazione d'impiego. 

La resa cromatica viene indicata con l’indice di resa cromatica (Ra), considerando 100 il valore massimo teoretico. A seconda del tipo di lavoro le esigenze di resa cromatica possono essere più o meno elevate (esempio di esigenze elevate: lavorazione tessile, funzioni di controllo). Le lampade ad incandescenza e certe lampade fluorescenti hanno un indice di resa cromatica pari a 90. Le restanti lampade fluorescenti utilizzate hanno valori Ra tra 70 e 80.

I colori di segnali di sicurezza devono essere riconoscibili anche in presenza di bassi valori Ra. Un problema a questo riguardo può essere rappresentato in modo particolare dalle lampade al sodio a bassa pressione (Ra<40).

Complemento: Regole tecniche in materia di caratteristiche cromatiche della luce
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